REI: Assegno di inclusione. Di cosa si tratta e chi sono i beneficiari

Si chiama REI, ed è il Reddito di inclusione sociale, ossia il nuovo sussidio contro la povertà. Il rei introdotto dal d.l. 147 del 15 dicembre 2017, è stato definito nel dettaglio con la circolare INPS numero 172 del 22 novembre 2017.

Vediamo di cosa si tratta nello specifico.

Si tratta di un assegno mensile, con importo variabile, che andrà a sostituire l’assegno di disoccupazione ASDI e di un progetto personalizzato di reinserimento sociale e lavorativo, che andrà a sostituire il sostegno all’inclusione attiva. Sarà, dunque, lo strumento unico nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, a partire dal primo gennaio del 2018.

Ma quali sono i requisiti per poter accedere al REI?

Innanzitutto il valore ISEE non deve superare i 6 mila euro, l’indicatore ISEE i 3 mila euro, il patrimonio immobiliare, esclusa la prima casa, i 20 mila euro, e, infine, il patrimonio mobiliare non superiore ai 10 mila euro.

Per quanto riguarda il patrimonio immobiliare la soglia si abbassa a 8 mila euro per i nuclei familiari composti da due persone, e 6 mila euro per i nuclei familiari composti da una persona sola. La priorità dell’assegnazione del Rei verrà data alle famiglie con figli minorenni o disabili, donne in  gravidanza o disoccupati che hanno più di 55 anni.

Come verrà erogato il REI?

L’assegno mensile sarà caricato sulla carta REI che andrà a sostituire la carta acquisti, la metà dell’importo potrà essere prelevata in contante, mentre l’altra metà potrà essere spesa nei negozi convenzionati.

Quali limiti bloccano l’erogazione del REI?

Il ReI non è compatibile con altri sussidi per la disoccupazione quale la NASPI.

Quando e dove sarà possibile richiedere il REI?

Dal primo dicembre è possibile, presso i punti di accesso organizzati dai comuni, richiedere il Redditto di inclusione sociale secondo le stime del ministero, circa 1,8 milioni di persone, cioè 500 mila famiglie potranno usufruire dell’assegno di inclusione. Tutto ciò grazie anche all’alleanza contro la povertà, cioè una rete di associazioni e sindacati nata nel 2013 contro la povertà assoluta in Italia.

Dott.ssa Valentina Demontis

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L’Avvocato Andrea Dedoni, è nato a Carbonia il 30 Settembre 1964 ed è iscritto all’albo degli Avvocati della provincia di Cagliari dal 1997.
E’ il titolare dello studio legale Dedoni , coordina, organizza e supervisiona il lavoro di tutti i collaboratori dello studio .

Le competenze dell’Avvocato Dedoni sono il Diritto del Lavoro, il Diritto Civile ed il Diritto Fallimentare. Vanta un’esperienza trentennale nella gestione dei rapporti di lavoro e nel contenzioso nel lavoro: è socio dell’Associazione Giuslavoristi Italiani e dell’Associazione Giuslavoristi Sardi.