Reddito di cittadinanza Card: cos’è e come funzionerà.

La RDC Card, distribuita da Poste Italiane, è la carta sulla quale sarà accreditato il sussidio del reddito di cittadinanza.

Si presenterà come una normale carta di pagamento elettronica, simile ad una carta ricaricabile, di colore gialla, con i numeri in rilievo e il logo di Poste Italiane. Sarà assegnata al titolare che richiederà e sarà beneficiario del reddito di cittadinanza, ma non avrà sopra il nome e soprattutto si mimetizzerà con le altre normali carte di credito emesse da Poste Italiane, per rispetto della privacy.

La carta potrà essere utilizzata per l’acquisto di beni e servizi di base, consentirà di effettuare prelievi di contante entro un limite mensile non superiore a 100 euro per i nuclei familiari composti da un singolo individuo ed effettuare un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell’intermediario che ha concesso il mutuo. È vietato l’utilizzo della carte per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità.

Nel caso in cui il beneficio non verrà utilizzato interamente entro il mese successivo a quello di erogazione, l’importo non speso o non prelevato verrà sottratto nella mensilità successiva, nei limiti del 20% del beneficio erogato, ad eccezione degli importi ricevuti a titolo di arretrati. È prevista inoltre la decurtazione dalla Carta degli importi complessivamente non spesi o non prelevati nei sei mesi precedenti, ad eccezione di una mensilità.

L’Avvocato Andrea Dedoni, è nato a Carbonia il 30 Settembre 1964 ed è iscritto all’albo degli Avvocati della provincia di Cagliari dal 1997.
E’ il titolare dello studio legale Dedoni , coordina, organizza e supervisiona il lavoro di tutti i collaboratori dello studio .

Le competenze dell’Avvocato Dedoni sono il Diritto del Lavoro, il Diritto Civile ed il Diritto Fallimentare. Vanta un’esperienza trentennale nella gestione dei rapporti di lavoro e nel contenzioso nel lavoro: è socio dell’Associazione Giuslavoristi Italiani e dell’Associazione Giuslavoristi Sardi.