Quota 100 e Reddito di Cittadinanza, il decreto è legge. Ecco le novità

Approvato anche in Senato, alla terza lettura, il decreto sul reddito di cittadinanza e quota 100, con 150 sì, 107 no e 7 astenuti.

Le principali modifiche apportate al Reddito di cittadinanza, sono:

  • Miglioramento delle condizioni di accesso per le famiglie che hanno un componente con gravi disabilità. Il valore del patrimonio finanziario resta di 6mila euro per un single, ma cresce in base al numero dei componenti del nucleo familiare, aumentando da 5mila a 7.500 euro per ogni componente con disabilità grave o non autosufficiente. Anche il sussidio pari a 780 euro per un single non proprietario di casa cresce in rapporto al numero dei componenti in base ad una scala di equivalenza, ritoccata all’insù per le famiglie con disabili che avranno fino a 50 euro al mese in più. Concessione della pensione di cittadinanza al soggetto che ha almeno 67 anni, e convive esclusivamente con una o più persone di età inferiore in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.Possibilità di pagamento della pensione di cittadinanza anche in contanti e non solo con la card.
  • Rafforzamento dei controlli e delle misure anti-furbetti. I genitori con minori dovranno presentare l’Isee dell’altro genitore anche se non sposato o non convivente. Per le separazioni e i divorzi avvenuti dopo il 1° settembre 2018 il cambio di residenza dovrà essere certificato da un verbale dei vigili. L’erogazione del reddito o della pensione di cittadinanza verrà sospesa a chi ha subito una misura cautelare personale, o una condanna anche con sentenza non definitiva.

In tema di Quota 100, il pensionamento anticipato con almeno 62 anni d’età e 38 di contributi,le novità sono:

  • Innalzamento da 30mila a 45mila euro il limite per l’anticipo con prestito bancario delle liquidazioni (Tfs) degli statali, che potrà essere richiesto anche dai dipendenti pubblici già in pensione al momento dell’entrata in vigore del decreto;
  • Svincolo alla finestra di 3 mesi per i lavoratori impiegati in attività gravose che intendono accedere all’Ape social o uscire con il canale dei soli requisiti contributivi previsti per la pensione anticipata;
  • Interruzione delle pensioni dei latitanti condannati per gravi reati.

 

 

 

L’Avvocato Andrea Dedoni, è nato a Carbonia il 30 Settembre 1964 ed è iscritto all’albo degli Avvocati della provincia di Cagliari dal 1997.
E’ il titolare dello studio legale Dedoni , coordina, organizza e supervisiona il lavoro di tutti i collaboratori dello studio .

Le competenze dell’Avvocato Dedoni sono il Diritto del Lavoro, il Diritto Civile ed il Diritto Fallimentare. Vanta un’esperienza trentennale nella gestione dei rapporti di lavoro e nel contenzioso nel lavoro: è socio dell’Associazione Giuslavoristi Italiani e dell’Associazione Giuslavoristi Sardi.