Con la Sentenza n. 25355 del 9 ottobre 2019 la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, ha affermato il principio secondo cui spetta al datore di lavoro l’onere di provare l’esistenza di elementi concreti e specifici, idonei a ridurre l’entità del risarcimento dovuto al lavoratore nel caso di annullamento del licenziamento individuale.
La Corte di Cassazione, confermando quanto statuito dalla Corte d’Appello in relazione al licenziamento di un dipendente di una compagnia assicurativa, ha ribadito il principio di diritto secondo il quale «il datore di lavoro che invochi l’aliunde perceptum da detrarre al risarcimento dovuto al lavoratore deve allegare circostanze di fatto specifiche e, ai fini dell’assolvimento del relativo onere della prova su di lui incombente, è tenuto a fornire indicazioni puntuali, rivelandosi inammissibili richieste probatorie generiche o con finalità meramente esplorative»
La recente sentenza della Corte di Cassazione si pone in continuità con l’orientamento espresso dai Giudici di Legittimità nel 2016 (Cass., sez. lav., n.11122/2016) in base al quale è posto in capo al datore di lavoro, che contesti l’entità del risarcimento dovuto al lavoratore, l’onere di dimostrare l’aliunde perceptum o percipiendum, senza che rilevino difficoltà di tipo oggettivo o la mancanza di collaborazione del lavoratore, potendo tuttavia far ricorso a presunzioni semplici per dimostrarne l’esistenza.
dott. Alessandro Pala
L’Avvocato Andrea Dedoni, è nato a Carbonia il 30 Settembre 1964 ed è iscritto all’albo degli Avvocati della provincia di Cagliari dal 1997.
E’ il titolare dello studio legale Dedoni , coordina, organizza e supervisiona il lavoro di tutti i collaboratori dello studio .
Le competenze dell’Avvocato Dedoni sono il Diritto del Lavoro, il Diritto Civile ed il Diritto Fallimentare. Vanta un’esperienza trentennale nella gestione dei rapporti di lavoro e nel contenzioso nel lavoro: è socio dell’Associazione Giuslavoristi Italiani e dell’Associazione Giuslavoristi Sardi.